Amato-Cavallaro (Confintesa Sanità Sicilia): inaccettabile il caso del paziente di Sciacca rimasto al Pronto Soccorso per 13 giorni.
Abbiamo purtroppo appreso ieri a mezzo stampa della nefasta notizia di una paziente dell’Ospedale di Sciacca rimasta per ben tredici giorni al pronto soccorso in attesa di essere ricoverata nel reparto di Medicina Generale. Il Primario del P.S. di Sciacca avrebbe risposto che il fatto in specie sarebbe stato causato da vari fattori, tra cui le gravi condizioni della paziente, un focolaio Covid nel reparto di M.G. e la provvisorietà dell’attuale ubicazione del pronto soccorso.
“Più volte questa segreteria regionale Confintesa Sanità Sicilia è intervenuta sulla drammatica situazione in cui versa la sanità siciliana, molte note sono state inviate agli organi competenti e molti comunicati stampa alle redazioni dei giornali, ma adesso mi sembra che si sia passato il limite di ogni possibile decenza, 13 giorni in pronto soccorso sono, a prescindere dalle motivazioni, un tempo ingiustificabile, chiediamo che le autorità competenti di facciano chiarezza sulla vicenda affinché chi debba pagare paghi e paghi in fretta e senza se e senza ma; al Neo Assessore alla Salute della Regione Sicilia chiediamo invece, seppur appunto appena insediato, di dare un chiaro segnale di cambiamento rispetto a qual passato che ha contribuito a portare la nostra sanità in queste condizioni”, così dichiarano Domenico Amato Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia e Marco Cavallaro Segretario Provinciale Confintesa Sanità Agrigento.
Comunicato Stampa
Palermo, 20/11/2022
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