Minadeo (Confintesa Sanità): stop al “payback” dispositivi medici richiesto dallo Stato.
Ieri, 17/04/2023, una delegazione della Segreteria Nazionale e delle Regioni Lazio e Campania di Confintesa Sanità ha preso parte alla manifestazione organizzata in piazza della Repubblica a Roma da PMI Sanità, Confcommercio e FIFO Sanità per chiedere lo stop al “payback” dispositivi medici di 2.5 miliardi di euro richiesto dallo Stato.
“La richiesta di 2.5 miliardi di euro alle piccole e medie imprese che forniscono al SSN strumenti avanzati ed all’avanguardia – afferma Alessio Minadeo, Vicesegretario nazionale di Confintesa Sanità – derivante da una valutazione errata da parte del Governo sulla spesa sanitaria delle Regioni, porterà, se non bloccata, all’inevitabile chiusura di circa 4.000 imprese. Questo avrà delle ovvie ripercussioni sia sui cittadini, visto che mancheranno gli ingegneri biomedicali messi a disposizione dalle aziende per progettare strumenti per interventi delicati (stent coronarici, valvole cardiache, protesi ortopediche, cateteri per dialisi e via dicendo), sia sugli oltre 100mila lavoratori impegnati nell’indotto delle forniture sanitarie. Quindi, oltre a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, la richiesta da parte del Governo rappresenta un vero e proprio attentato al diritto della salute dei cittadini, garantito dall’art 32 della Costituzione.
Confintesa Sanità – conclude Minadeo – assicurerà il massimo sostegno in ogni sede istituzionale sia alle imprese coinvolte che a tutti i lavoratori a rischio licenziamento.”
Comunicato Stampa
Roma, 18/04/2023
Commenti recenti