Amato (Confintesa Sanità Sicilia): Concorso per anestesisti bloccato, grave danno per la collettività.
Parecchie volte in questi ultimi anni Confintesa Sanità ha denunciato la carenza di personale medico nel Servizio Sanitario Nazionale, oggi apprendiamo a mezzo stampa, della infausta notizia inerente il blocco delle procedure concorsuali per anestesisti rianimatori avviate dal Policlinico di Palermo ad opera del Dirigente del DPT Pianificazione Strategica Assessorato della Salute, Dr. Mario La Rocca.
Sia il Magnifico Rettore della Università di Palermo, Dr. Massimo Midiri che il Commissario Straordinario del Policlinico “Giaccone”, Dr. Alessandro Caltagirone, si sono duramente espressi in merito al blocco delle procedure concorsuali vista la enorme sproporzione tra quella che dovrebbe essere la dotazione organica in termine di Unità Mediche (Rianimatori – Anestesisti) e aumento dei posti di rianimazione (da 15 posti letto del 2020 ai 31 attuali) che secondo Tabella dello stesso DPT Pianificazione Strategica, avrebbe dovuto comportare l’aumento di 16 Unità Mediche.
Non volendo approfondire oltre la questione dal punto burocratico-legale ci preme fare delle considerazioni generali sulla vicenda, ovvero sul servizio che alla fine viene reso all’utenza che sono poi i cittadini palermitani e non che ahimè si ritrovano ad aver bisogno dell’ausilio di un medico anestesista rianimatore.
“Non posso che appoggiare pienamente le considerazioni fatte dal Dr. Midiri e dal Dr. Caltagirone, anche perché è palese ed evidente che loro hanno pienamente ragione sia da un punto di vista tecnico-amministrativo che da un punto di vista etico-morale, non si può bloccare, a maggior ragione dopo la triste esperienza della pandemia, in questo momento una procedura concorsuale per una figura tra le più importanti e essenziali nel mondo sanitario, l’anestetista – rianimatore è una figura che non può essere carente negli ospedali, sia per le operazioni che vanno eseguite giornalmente, si per la gestione dei posti di rianimazione, non si può giocare con la pelle dei pazienti dei medici ad oggi in servizio e sottodimensionati rispetto al reale fabbisogno del Policlinico di Palermo, si sottopone così il personale già in forza al Policlinico ad un carico di lavoro eccessivo a discapito della qualità del servizio reso all’utenza e trattandosi di medici rianimatori e di pazienti in gravi condizioni cliniche il prezzo da pagare potrebbe essere la vita stesso del paziente e questo nel 2022 è inaccettabile”, così dichiarano il Dr. Domenico Amato Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia ed il Dr. Renato Augugliaro Segretario Regionale Confintesa Medici Sicilia.
Comunicato Stampa
Palermo, 26/10/2022
Commenti recenti