MINADEO (Confintesa Sanità Lazio): si dia il giusto merito a tutti i lavoratori che si sono spesi durante la pandemia covid-19 nella sanità della regione Lazio.
In data 07/09/2021 l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha consegnato presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea attestati nominali di benemerenza ad uno sparuto gruppo di dipendenti che si sarebbero distinti nella lotta al Covid-19. Nelle foto della cerimonia, oltre all’Assessore D’Amato e ai dirigenti aziendali, si riconosce qualche volto di lavoratori effettivamente in prima linea sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria e molti lavoratori dei poli vaccinali aziendali. Non un lavoratore de Pronto Soccorso, dei reparti Covid, delle Terapie Intensive Covid, non una signora delle pulizie, non un manutentore, non un lavoratore svenuto dopo sette ore di tuta protettiva, non un lavorato riammalatosi di Covid contratto in servizio.
“Come Organizzazione Sindacale – scrive il Segretario Regionale di Confintesa Sanità Lazio Minadeo – reputiamo inaccettabile che una tale onorificenza sia stata consegnata solo ad una parte del personale che ha prestato servizio durante l’emergenza sanitaria che ci ha colpiti.
La percepiamo come un sonoro schiaffo in faccia a tutti i lavoratori del Pronto Soccorso, che dai primi giorni di marzo 2020 si sono visti catapultati in uno scenario apocalittico e sono stati lasciati lavorare per giorni, settimane, mesi interi in condizioni di precarietà organizzativa, ai lavoratori delle Terapie Intensive e dei reparti Covid, utilizzati dall’Azienda come pedine ad ogni data di apertura e chiusura degli stessi in base all’andamento dei contagi, ai tecnici di radiologia e di laboratorio che hanno visto cambiare il loro assetto lavorativo da un giorno all’altro. Ci chiediamo chi abbia stilato la lista dei beneficiari di tali attestati di benemerenza e come abbia potuto permettere che venissero tralasciato quei lavoratori che davvero hanno lavorato in trincea.
Confintesa Sanità – continua Minadeo – ha inviato oggi una nota indirizzata alle Direzioni Sanitaria, Generale ed Infermieristica con la quale chiede che la lista dei beneficiari sia allargata a chi di dovere, e ci aspettiamo che tale apertura vada a coprire la totalità dei dipendenti sia dell’AOU Sant’Andrea che dei servizi esternalizzati, tutti a vario titolo colpiti da un profondo disagio lavorativo dovuto alla pandemia”.
Raccogliamo il disappunto di Confintesa Sanità in merito a questo discriminatorio trattamento dei lavoratori da parte delle istituzioni e ci auspichiamo che sia la Regione Lazio che la Direzione dell’Azienda Sant’Andrea riconoscano le giuste onorificenze a tutti i dipendenti.
Comunicato Stampa
Roma, 08/09/2021
Commenti recenti